Il biomonitoraggio è il metodo utilizzato per trarre informazioni sullo stato dell'ambiente mediante le modificazioni e le alterazioni morfo-funzionali che gli organismi viventi, bioindicatori, subiscono in presenza di sostanze tossiche.
Questo metodo di monitoraggio ambientale sfrutta, infatti, la notevole sensibilità di molte specie vegetali a numerosi inquinanti, la tipicità delle risposte che alcune di queste specie mostrano in presenza di certe sostanze e la possibilità che alcuni inquinanti si accumulino nei loro tessuti.
Esso tende a verificare le deviazioni da una situazione che si ritiene normale o di base, stabilendo i limiti di accettabilità dei risultati e mira solo a valutare se avvengono variazioni senza formulare giudizi sulle stesse. …(approfondimenti)
I destinatari del progetto sono: Enti pubblici (regioni, province e comuni) e privati (aziende, aree di sviluppo industriale), istituti di ricerca, istituzioni scolastiche e i cittadini.
L'obiettivo delle rete delle centraline di biomonitoraggio è quello di sviluppare un sistema di controllo dello stato qualitativo dell'aria al fine di poter programmare, progettare e realizzare tutti gli interventi necessari a contenere il movimento e
la diffusione degli inquinanti e/o a ridurne la presenza a valori che non determino rischi per la salute umana e per l'ecosistema.